La l-carnitina è un amminoacido modificato non proteico, che è prodotto principalmente nel fegato e nei reni. La vitamina C, gli ioni ferro e la niacina giocano un ruolo nella sua produzione.
Questa sostanza svolge un ruolo importante nel trasportare gli acidi grassi a catena lunga nei mitocondri del muscolo scheletrico e cardiaco dove vengono utilizzati per produrre energia tramite la beta-ossidazione.
Inoltre, recenti studi propongono ulteriori funzioni di questo amminoacido.
Aiuta a ridurre il peso corporeo.
Una metanalisi in cui sono coinvolti 2292 partecipanti ha mostrato che l’integrazione di l-carnitina ha ridotto significativamente il peso corporeo. Si propone che il ruolo chiave della l-carnitina nella gestione dell’obesità sia svolto dal suo effetto sul controllo della glicemia e sulle attività di abbassamento dei lipidi. Al contrario di di chi sostiene che l’integrazione di L- carnitina comporti un notevole cambiamento della composizione corporea, in questi studi non è stato osservato alcun effetto significativo per la circonferenza della vita e la percentuale di grasso corporeo.
Azione antinfiammatoria.
Seppur servano ulteriori studi per conclamarlo, per ora ben 44 studi hanno dimostrato che l’integrazione di L-carnitina ha comportato una significativa riduzione della proteina C-reattiva, interleuchina 6 (IL-6), livelli di fattore di necrosi tumorale-α (TNF-α) e malondialdeide (MDA), tutti indici di infiammazione; c’è anche stato un aumento significativo della superossido dismutasi (SOD), un enzima che ha il ruolo di contrastare la formazione di radicali liberi.
Aiuta nel miglioramento delle dislipidemie.
Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che la l-carnitina riduce la sintesi di lipoproteine a bassissima densità (VLDL) aumentando la beta-ossidazione e l’abbondanza di proteine leganti gli acidi grassi epatici.
Allevia il danno muscolare indotto da attività fisica.
Sette studi randomizzati hanno mostrato che la L-carnitina ha comportato miglioramenti significativi del dolore muscolare ad esordio ritardato (DOMS) e i marcatori del danno muscolare, ovvero creatina chinasi (CK), mioglobina (Mb) e lattato deidrogenasi (LDH) in un periodo di follow-up (24 ore).
In che quantità integrarla?
poiché la carnitina viene principalmente sintetizzata in modo endogeno e l’assunzione esogena non può influenzare la sua biosintesi, il vero fabbisogno giornaliero di carnitina esogena negli esseri umani è sconosciuto. Tuttavia, il Ministero della Salute propone un limite di apporto di 1000mg al giorno.
In che alimenti la trovo?
Le principali fonti alimentari di l-carnitina sono carne, pesce ed altri alimenti di origine animale come il latte.
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FONTI
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